Amo Hemingway e il calcio, le città di mare e i viaggi disorganizzati, i dribbling e la fantasia di un'ala destra e la solitudine dei portieri, i libri di Baricco e di Soriano, gli occhi di mia moglie che sorride e le serate passate con gli amici a raccontare la vita, le fughe ed i ritorni, l'allegria malinconica dei brasiliani e la triste magia della mia terra, il rifugio del mio studio e il buen retiro del Salento, i sogni che non svaniscono e i ricordi che feriscono, i gol che ho segnato e tutti quelli che ho sbagliato, le traiettorie imprevedibili che prendono i palloni e le storie della vita, i silenzi indelebili trascorsi accanto a mio padre e gli scontri verbali con mia madre, i sorrisi regalati e le lacrime sprecate...